THE PLACE
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- 11 gen 2021
- Tempo di lettura: 2 min

The Place (2017)è un film scritto e diretto da Paolo Genovese.
un uomo (Valerio Mastandrea) siede sempre allo stesso tavolo di un bar,quello di Angela chiamato appunto the place, è misterioso,non ne conosciamo ne il nome ne la vita privata,schivo,impassibile,insensibile, non sorride quasi mai e crede nei dettagli.
si trova li per esaudire i desideri delle persone in cambio dello svolgimento di un compito che va contro i loro principi etici,
Ettore(Marco Giallini)è un poliziotto che prima vuole i soldi di una rapina indietro e per farlo dovrà menare a sangue una persona e dopo vuole riavere suo figlio e dovrà insabbiare la denuncia di una violenza su una donna.,
Chiara(Alva Rohrwacher) è una suora che per risentirre Dio deve rimanere incinta
Luigi(Vinicio Marchioni)è un signore che deve uccidere una bambina per far guarire suo figlio dal cancro.
Martina(Silvia D'amico) è una ragazza che per essere più bella deve fare una rapina
Odoacre(Rocco papaleo) per avere una notte con una donna deve proteggere la bambina che Luigi deve uccidere.
Fulvio(Alessandro Borghi)è un ragazzo cieco che per riavere la vista dovrà violentare una donna
Azzurra(Vittoria Puccini)è una donna che per riavere suo marito deve far lasciare una coppia
Alex(Sivio Muccino)è un ragazzo che spaccia acidi che per non vedere mai più suo padre dovrà andare da quest'ultimo e dirgli che li vuole bene
Angela(Sabrina Ferilli) è una barista,sola,che ama inquadrare le persone e che si interessa a Valerio Mastandrea

Film interamente girato all'interno del bar e le uniche riprese esterne sono quelle sulla strada del bar.
fa riflettere sulla mente umana,su i suoi processi e su quanto siamo disposti a spingerci oltre per ottenere quello che vogliamo
incentrato molto sulla psicologia dei personaggi e il suo messaggio è che tutti là fuori siamo pericolosi e nascondiamo un demone interno
le richieste sono terribili e si completano come se le scelte di ognuno incindano sulla vita degli altri
il regista gioca molto tra mezzi busti,primi piani,dettegli,riprese di lato e da fuori dal bar per rendere il film più dinamico e l'attenzione dello spettatore rimane costante durante tutta la durata della pellicola.
Punto forte della pellicola sono gli sguardi, i gesti,le parole,le espressioni e cosi facendo comprendiamo quanto i piccoli dettagli possano dire molto di noi, più di quanto facciano le parole.
la fotografia gioca molto con i contrasti luce-buio,molto spesso siamo nella situazione della penombra,che per me rappresenta il bilico tra bene e male,tra verità e bugia,tra conscio e inconscio,tra detto e taciuto,tra volontà e desiderio,una sorta di Yin-Yang del singolo personaggio.
alla fine della pellicola ci rimane un senso di angoscia e tristezza.

voto:10/10
canzone: Non so.Urban Strangers
disponibile:Netflix,DVD, Amazon prime e Infinity
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